Il Signor Malaussène e il Signor Berlusconi
Note for non italian people: next April 9th (and 10th) in Italy there will be the elections for the new Parliament and the new Prime Minister. Now, my position is for the Left (i.e. Prodi), and in this post I'm just writing my impressions about the electoral campaign in Italy, where Berlusconi is trying to say to all the italians that Italy is perfect, there is no crisis and that we are economically healthy...Now, i think you know the "real" situation...So, sorry if I write this post just in italian, but it's intended for italians.
Carissimi,
per coloro di voi che non lo sapessero, il Signor Malaussène è un personaggio di successo creato dalla fantasia dello scrittore francese Daniel Pennac, e protagonista di quasi tutti i suoi libri (che peraltro vi suggerisco vivamente…). Ebbene, la professione di questo signore è quella del capro espiatorio. Sì, avete capito bene: per lavoro, si assume le responsabilità di tutto ciò che di negativo possa accadere.
Ora, in questi giorni mi è capitato di sentire più e più volte, grazie ad internet ed alla possibilità di guardare le trasmissioni politiche che stanno letteralmente “sommergendo” l’Italia, il Presidente dei Presidenti, colui sotto la cui guida l’Italia è stata traghettata in questi ultimi 5 anni. Ed a suo dire, in maniera eccellente…Il signor Berlusconi, poverino, è sotto accusa. I comunisti, di cui l’Italia è un pericoloso covo (si pensi che circa l’85 % dei giornali italiani, cioè quelli che non appartengono al gruppo editoriale del signor B., sono “chiaramente” comunisti…), lo attaccano, perché “evidentemente” lo odiano, dicendo che l’Italia è un paese allo sfascio, che la crescita economica è ferma, che la credibilità internazionale è perduta. Ma come? Che bugiardi, ribaltano la realtà, d’altronde l’hanno sempre fatto, fa parte della loro cultura…Vero, povero signor B., ce l’hanno tutti con lei. Ma io forse, e con umiltà le rivolgo del lei, una soluzione ce l’ho. Dopo aver svolto praticamente tutti i possibili lavori esistenti in questo mondo (ricordo ancora quando, con l’elmetto in testa si è definito “Presidente operaio”, che meraviglia…) perché non prova a seguire l’orma del Signor Malaussène? Potrebbe anche lei svolgere il lavoro di capro espiatorio, d’altronde non le manca nessun requisito: nemici in numero infinito, una serie infinita di cause collaterali che le hanno impedito di realizzare il suo miracolo economico (crisi internazionali, guerre, carestie, nubifragi, peste e quant’altro…) e un tempo troppo breve per poter programmare bene i suoi piani. Eppure forse qualcosa le manca…Eh sì, perché per fare il capro espiatorio dovrebbe ammettere prima che forse la situazione in Italia non è delle migliori, che effettivamente hanno ragione quelli del Centro-Sinistra, o semplicemente tutta quella popolazione che non riesce ad arrivare a fine mese…Ma no, lei non lo può ammettere. Non lo vuole ammettere. Il Paese è in una situazione ottima, brillante, non siamo messi peggio di altri paesi (come dire, mal comune, mezzo gaudio…), siamo all’inizio della ripresa (perché, ci eravamo fermati?), siamo al record di numero di lavoratori (per metà anno, l’altra metà no dato che molti di questi lavorano ad intermittenza…), le opere pubbliche sono state inaugurate in numero eccezionale (peraltro, più e più volte…), gli italiani hanno più di un telefonino a testa (ecco dove spendono i soldi…), insomma, un mondo a tinte rosee, un po’ come quello delle pubblicità della Mulino Bianco di una volta.
Beh, a volte mi immagino una situazione molto comica. Ipotizziamo che lei, per un qualche malaugurato motivo, vincesse davvero queste elezioni. Il giorno dopo, svegliandosi, cosa penserebbe? Non lo so, ma questo è quello che mi immagino. La immagino svegliarsi l’11 Aprile, guardarsi allo specchio, con un volto a metà tra il sorpreso ed il preoccupato, e chiedersi “Ed ora? Che cavolo faccio? Ho detto che tutto era perfetto, ho promesso che tutto era in ordine, che le cose andavano bene…Ed ora? Cavolo, come faccio adesso a risolvere davvero questi problemi? Dove li prendo i soldi? E chi lo dice agli italiani che io lo affermavo solo perché ero convinto di perdere…Cavolo, quelli mi hanno creduto davvero…”.
Bene, ora, con la speranza che quest’ultimo pensiero sia solo frutto della mia immaginazione, spero che chi di voi ha la possibilità di andare a votare il 9 e il 10 Aprile prima di tutto ci vada, secondo che quando entri nella cabina elettorale si passi la mano sul cuore, sul portafogli e sulla coscienza e voti per il bene del Paese. Io credo che questo bene, al momento, sia solo una svolta completa, cioè l’Unione. D’altronde, il 25 Aprile è già la Festa della Liberazione. Non sarebbe bello averne un’altra nello stesso mese, una quindicina di giorni prima? Pensateci…
Un saluto,
Simone

Vignetta di Staino
Soundtrack : Change the world (E. Clapton)


0 Comments:
Post a Comment
<< Home